Sfumature dell’Anima

Sfumature dell’Anima

 

 

Nero, profumato e denso il caffè

scorreva dalla macchinetta nella tazzina.

Un lampo nella mente e quel nero ha preso forma.

Guardandomi tra le ciglia socchiuse hai sussurrato

“mi vuoi?”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

poi, distesa sul divano e poggiata sui gomiti,

hai cominciato a muoverti lentamente,

facendo ondeggiare il ventre e i fianchi fino al seno,

in un osceno candore.

Sapevi che quel tuo ondeggiare mi ipnotizzava,

proprio come una serpe con la sua preda.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma sapevi anche che poi

sarei stato io a condurre il gioco

e l’ avrei fatto a modo mio .

Si ti voglio, ma ti voglio …distesa su quel tavolo,

accanto alla tazzina di caffè fumante,

il caffè può aspettare.. io no.

Ho sentito quando con il fiato caldo

vicino all’orecchio hai sussurrato:

“bastardo che vuoi fare?”.

Voglio che allarghi le gambe,

quel tanto che basta per accarezzare l’interno delle cosce,

lisce, delicate e profumate.

 

 

 

 

 

 

Dal ginocchio fino al pube,

lentamente, prima con la guancia,

poi con il fiato, le labbra,

la lingua e infine con i denti,

aumentando ogni volta la pressione.

Voglio vedere le tue vulve aprirsi come petali di un fiore

ad un raggio di sole e mostrare il loro frutto segreto,

rosa e lucido…

ora, senza mai smettere di guardarmi negli occhi,

dimmi cosa vuoi che faccia,

vuoi che affondi il viso tra le tue cosce

per riempirmi e nutrirmi di quel frutto,

per poi lasciarti cogliere dalle mie labbra

il sapore e le tracce di te?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

O vuoi che continui ad assaporare la tua pelle-

usando la bocca e i denti, le mani ,

le dita e le unghie –

alternando momenti di dolcezza

a momenti di furia quando il tuo corpo

e le tue movenze urleranno e chiederanno di farlo – ,

sul ventre, sui fianchi, su quell’ ombelico perfetto,

sui seni, sui capezzoli duri come olive,

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

sul collo e le spalle,

e solo allora penetrare quel frutto

fino alla tua parte più profonda di donna

e cercare la tua bocca per respirarti fino a stordirmi,

mentre sento le labbra di quel frutto chiudersi

e serrarsi come una pianta carnivora

attorno alla sua preda per fonderla,

con le sue contrazioni sempre più forti e accelerate?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dimmelo…

adorabile bestia…

guardami negli occhi e dimmelo…

e mentre il tuo corpo obbediva sottomesso al mio,

ho visto in fondo a quella tazzina

la mia mente prigioniera della tua.

|………..G.©———/

 

 

 

 

rituali d’amore

rituali d’amore

Dagli errori si impara…

Post n°2056 pubblicato il 06 Ottobre 2016 da allegra.gioia

 

 

 

 

 

 

 

 

Dagli errori si impara.

Ce ne cibiamo come da un lauto banchetto,

gustoso, succulento.

Sono pietanze raccapriccianti,

eppure ai nostri occhi o alle nostre papille gustative,

quella nausea sembra…Appetitosa.

E non aspettiamo altro.

Non facciamo che inventarci nuovi modi per darci un senso,

e nutrirci di quel putrido veleno.

Poi, quando per un po’ siamo sazi, piangiamo.

Ci abbandoniamo alla crisi d’astinenza che segue,

con lacrimosa gioia.

Non ha senso, in effetti.

Eppure è così che funziona.

E vomitare quei succhi gastrici fa male, fa rabbia.

Ed è con rabbia che rimettiamo al mondo quel male che ci devasta.

Ma più fa male, più siamo contenti.

O no? Beh, considerando che nel giro di poco tempo

saremo di nuovo allo stesso punto, direi di si.

Non è da capire.

E’ da accettare.

E si. Sono una fottuta arrogante.

Me lo posso permettere.

Ci sono volte in cui vorrei avere la forza

di uccidere con le parole.

Non mi servirebbero armi.

No, non è per niente banale.

Ma tanto è solo questione di tempo.

Imparo ogni giorno qualcosa di più.(A.D.G.)

 

 

allegra gioia
allegra gioia