Vergine..sempre

Vergine..sempre

 

 

 

Sono una vergine violata…

Inconfessata…vivo su un Altare infuocato..

Nessuna Salvezza..mi si è offerta..

la carne non percepisce che il tormento..

Imprigionata in forti spasmi da farmi contorcere..

gli intestini…lacerare la mente..

Il corpo legato da un infinito dolore crudele

che senza nessuna pietà infligge alla carne..

*
Divorami,fino a mozzarmi il fiato..

Ferisci la mia giovane pelle..

Voglio essere il tuo nutrimento..

apri la mia tenera carne e dilaniala..

Entra con le labbra,strappa con i denti,

Segna i miei fianchi con  le  unghie..

spingi e fatti inglobare, aspirare, inghiottire..

In me,Vergine e pura..libera ed invincibile..

vittima delle fervide emozioni e delle passioni represse..

Liberi nei nostri muscoli in tensione…

Fino a sentirci trasportare in mille e uno più orgasmi…

le gambe tremare fiere,e arrendersi solo all’amore…

Parti 2-DI-50.

A.D.G.

©  ®

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allegra gioia
allegra gioia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ADG

 

già

Ho chiesto aiuto a Polimnia
e ho invocato anche Talia ditemi
voi che siete le muse
del canto sacro ed erotico
e della poesia bucolica
quali parole usare
per catturare la mente e il cuore
di colei che è donna e femmina
e che ogni altra soverchia
e di ogni altra
è motivo di invidia e gelosia?
E sommesse e ilari
mi hanno risposto:
stupido uomo
chiedi a noi quello che già sai,
vuoi da noi quello che già possiedi?
domandalo al tuo cuore
e ti risponderà
che bastano due semplici parole
… Ti Amo …
dille solo a Lei
sussurrale con Lei
e gridale per Lei
ogni volta che la mente
e il cuore ti diranno di farlo
… ma ricorda …
devi crederci
e devi avere la forza
e la voglia di esserci
e usare quelle due parole
come l’unica chiave
per aprire le Sue porte.
Così deve essere…
… e così sarà …
(©G.)

_Riproduzione riservata_

 

 

 

 

 

 

 

Io leggo..

e tu?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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CARNE E CIBO

CARNE E CIBO

Dagli errori si impara.

Ce ne cibiamo come da un lauto banchetto,

gustoso, succulento.

Sono pietanze raccapriccianti,

eppure ai nostri occhi o alle nostre papille gustative,

quella nausea sembra…Appetitosa.

E non aspettiamo altro.

Non facciamo che inventarci nuovi modi per darci un senso,

e nutrirci di quel putrido veleno.

Poi, quando per un po’ siamo sazi, piangiamo.

Ci abbandoniamo alla crisi d’astinenza che segue,

con lacrimosa gioia.

Non ha senso, in effetti.

Eppure è così che funziona.

E vomitare quei succhi gastrici fa male, fa rabbia.

Ed è con rabbia che rimettiamo al mondo quel male che ci devasta.

Ma più fa male, più siamo contenti.

O no? Beh, considerando che nel giro di poco tempo

saremo di nuovo allo stesso punto, direi di si.

Non è da capire.

E’ da accettare.

E si. Sono una fottuta arrogante.

Me lo posso permettere.

Ci sono volte in cui vorrei avere la forza

di uccidere con le parole.

Non mi servirebbero armi.

No, non è per niente banale.

Ma tanto è solo questione di tempo.

Imparo ogni giorno qualcosa di più.(A.D.G.)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IO LEGGO..

E TU?

 

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